Bari, assegnate 36 abitazioni popolari a Japigia, finita la lunga attesa delle famiglie

C’è chi ha atteso anche 17 anni, ma alla fine ce l’ha fatta. Stamattina per 25 famiglie baresi è terminato l’incubo di un alloggio provvisorio e poco dignitoso e si è realizzato un sogno. Da oggi, infatti sono proprietari di una casa in via Carabellese nel quartiere Japigia. Alloggi di edilizia residenziale realizzati nell’ambito del PIRP Japigia. Gli alloggi sono complessivamente 36, di diversa capienza e metratura, realizzati secondo tutti i protocolli sull’efficientamento energetico, con standard qualitativi elevati, riscaldamento autonomo, videocitofono, avvolgibili elettrici, posto auto coperto e scoperto e aree a verde di pertinenza. Per le restanti 11 famiglie beneficiarie sono in via di completamento le verifiche relative alla permanenza dei requisiti previsti dalla legge; nelle prossime ore si procederà all’assegnazione. A consegnare copia del decreto di assegnazione dei nuovi alloggi, il sindaco, Antonio Decaro e il vicesindaco e assessore al Patrimonio Pierluigi Introna, alla presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Avere un tetto sopra la testa da offrire alla propria famiglia – ha detto Decaro – ci aiuta a guardare con più fiducia al futuro, ci aiuta a relazionarci meglio con gli altri, ci aiuta ad avere maggiore rispetto per gli spazi comuni proprio perché abbiamo uno spazio privato di cui prenderci cura. Questo è quello che noi chiamiamo comunità. La comunità che abbiamo cercato di costruire in questi anni anche attraverso il piano di edilizia pubblica che abbiamo portato avanti in questi anni e che ci ha permesso di mettere a disposizione dei cittadini che ne hanno reale bisogno e diritto oltre 300 alloggi. Stiamo già discutendo con la Regione per avviare una nuova programmazione in questo senso e contemporaneamente sperimenteremo nuove forme di co housing perché la casa torni ad essere lo spazio non in cui rinchiudersi ma da cui guardare con fiducia al mondo esterno”. “La gioia delle persone che aprono per la prima volta la porta della loro nuova casa è per noi un bel traguardo – ha detto l’assessore Introna – ma sappiamo che non è la fine della corsa, perché ci sono ancora tante famiglia che hanno bisogno di una casa e tanto lavoro da fare. In questi mesi stiamo lavorando per definire la situazione degli alloggi di Sant’Anna e contemporaneamente con gli uffici stiamo continuando con la verifica dei requisiti degli attuali occupanti. In questi anni abbiamo liberato e riassegnato quasi cento case, dimostrando ai cittadini che la casa è un diritto ed è giusto garantirlo a chi ne ha reale bisogno”. “Dieci anni fa la situazione dell’emergenza abitativa a Bari era disastrosa. Oggi festeggiamo non solo 36 famiglie che finalmente hanno una casa, ma l’allentamento generale di questa morsa grazie alla realizzazione di quanto previsto dal nostro Piano Casa, che il sindaco Decaro ha portato a compimento. Un risultato ottenuto dal Comune di Bari, sostenuto dalla Regione Puglia. La strategia e le idee sono state del Comune a partire da dieci anni fa a questa parte. Se tutte le città avessero programmato la costruzione di case popolari come ha fatto Bari non avremmo situazioni di emergenza in questo momento. Sono qui – ha proseguito Emiliano – anche per spiegare a tutte le città della Puglia che vivono emergenze abitative che Bari ha redatto questo Piano Casa circa dieci anni fa. C’è stato un grande lavoro, seguendo le norme del piano regolatore e, in qualche caso, utilizzando e incrementando la forza e la dimensione della città – come nel caso di Sant’Anna – ricavando tremila alloggi tra case popolari, edilizia convenzionata e canone convenzionato. Tutti questi elementi sono partiti dalla città. Questi accordi peraltro non stravolgevano il tessuto urbanistico, cosa che per noi è molto importante. La Regione li ha potuti recepire perché partiti dal Comune di Bari. Adesso bisogna fare la stessa cosa per esempio per il Comune di Foggia, dove comunque abbiamo completato circa 120 nuove abitazioni che verranno consegnate nelle prossime settimane”.

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