Bari, ex OM incontrano il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato oggi nel padiglione 152 della Regione nella Fiera del Levante di Bari a un incontro con il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, sulla questione della ex Om di Bari. All’incontro hanno partecipato anche i parlamentari Marco Lacarra e Ubaldo Pagano (Pd) e Paolo Lattanzio (M5S), con il sindaco di Bari Antonio Decaro. Era presente una rappresentanza dei lavoratori e dei sindacati.

“C’ è uno spazio per un loro diritto – ha detto il ministro Boccia riferendosi ai lavoratori – l’articolo 12 era nel testo prima che il testo fosse licenziato, poi a causa dell’assenza del governo precedente, perché è avvenuto tutto in piena crisi, ha fatto saltare quello e altri testi che riguardavano vertenze territoriali. Oggi siamo qui per rassicurare i lavoratori ex Om: la Regione e il Comune sono stati tempestivi e ci hanno avvisato subito quando si sono resi conto che la norma stava saltando. Penso che in sede di conversione tra Senato e Camera ci sarà un emendamento sostenuto dalla maggioranza che ripristinerà quelle risorse. Ovviamente si dovranno aspettare i tempi di conversione della legge in Parlamento”.

“La vicenda Om – ha detto Emiliano – per me è iniziata quasi dieci anni fa davanti ai cancelli della fabbrica, quando la Kion, grande multinazionale dei carrelli elevatori, comprò la OM e anziché farla funzionare, “rubò” alla Om tutti i clienti e decise di chiudere il sito di Bari. Questa operazione da “locusta” provocò sconcerto, perché c’erano duecento operai bravissimi, superspecializzati, che rimanevano senza lavoro. Ed è cominciata una battaglia che sembrava conclusa qualche giorno fa per la reindustrializzazione del sito con una impresa pugliese innovativa che doveva gestire delle attività industriali molto moderne. Purtroppo questo processo si è rallentato per una dimenticanza: era stato scritto un decreto che conteneva la cassa in deroga per il 2019 e poi non si capisce per quale motivo, quando tutti pensavano che il provvedimento approvato dal parlamento contenesse questa norma, ci si è accorti con il sangue che gelava che tutte le indennità del 2019 erano saltate perché qualcuno aveva cambiato il testo di legge poco prima che andasse in approvazione. Cose incredibili, che mi auguro che il nuovo governo Conte con l’aiuto del ministro Boccia possa contribuire ad evitare. Abbiamo chiesto ed ottenuto l’impegno da parte del governo a reintrodurre la norma per approvarla il più velocemente possibile. La Regione Puglia ha già i soldi, non ci devono dare il denaro per finanziare questo processo e deve solo avere l’autorizzazione ad erogare i fondi”.

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