Comune di Bari, presentato "Openspace" il progetto contro le povertà educative e l'abbandono scolastico

È stato presentato a Palazzo di Città, “OpenSPACE: Spazi di Partecipazione Attiva della Comunità Educante”, il progetto che punta a contrastare la povertà educativa attraverso il miglioramento dell’accesso a un’istruzione inclusiva e di qualità per pre-adolescenti e adolescenti. Il progetto, selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e realizzato da ActionAid insieme a Bayty Baytyk, Cittadinanzattiva, CONI, Fondazione Albero della Vita, Federgat, Fondazione Giovanni Paolo II, Fondazione Mondo Digitale, Arteteca, Junior Achievement Italia, Studio MC A – Mario Cucinella Architects, Comuni di Bari, Reggio Calabria, Palermo e “Laboratory for Effective Anti-poverty Policies (LEAP) – Università Bocconi”, si pone l’obiettivo di migliorare l’accesso ad un’istruzione inclusiva e di qualità e contrastare l’abbandono scolastico attraverso percorsi innovativi e laboratoriali. Alla conferenza stampa hanno partecipato Francesca Bottalico, assessora al Welfare, Massimiliano Spizzico, presidente del Municipio III, Luca Fanelli, project manager ActionAid Italia per il progetto OpenSpace, Antonella Fumai della Fondazione Giovanni Paolo II Onlus, Giuseppina Pastore, dirigente dell’istituto comprensivo Grimaldi-Lombardi, Pina Nardulli referente dell’istituto comprensivo Don Milani, Lucia Loseto, referente dell’IISS Ettore Majorana e Giuseppe Di Rienzo della Fondazione Albero della Vita. Quattro le città coinvolte: Bari, Milano, Reggio Calabria e Palermo, 4.000 ragazzi, di cui 1.000 a rischio abbandono o che hanno già abbandonato la scuola, 1.600 genitori e 500 insegnanti. L’intervento, che avrà una durata complessiva di quattro anni, coinvolgerà in totale 12 scuole secondarie di primo e secondo grado in aree a forte dispersione scolastica. A Bari sono coinvolti nel progetto gli istituti comprensivi statali “Don Milani-Ungaretti” e “Biagio Grimaldi-Lombardi”, cosiddetta “scuola polo” dove si svolgeranno gran parte delle attività, e l’IISS “Ettore Majorana” nel quartiere San Paolo.

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