Gilet arancioni, l'invasione pacifica di tremila agricoltori pugliesi a Bari -mediareport.tv-

Riconoscimento dello stato di calamità, risorse per l’agricoltura pugliese colpita da gelate e Xylella, sblocco dei fondi del Psr incagliati nelle maglie della burocrazia e riforma della Pac in vista delle prossime elezioni europee. Sono i punti cardine su cui si forma la protesta del mondo agricolo pugliese verso il quale languono risposte concrete da parte del governo e della Regione Puglia. Il coordinamento raggruppa le organizzazioni Agci, Associazione frantoiani di Puglia, Cia, Confagricoltura, Confocooperative, Copagri, Italia olivicola, Legacoop, Movimento nazionale agricoltura, Unapol, Liberi agricoltori, che scesi in piazza in più di 3 mila con decine di trattori, hanno invaso pacificamente il centro di Bari fin dalle prime ore della giornata.Durante la manifestazione il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, ha mandato agli agricoltori pugliesi un invito ad incontrarlo. Una delegazione di Gilet Arancioni sarà a Roma mercoledì 9 gennaio e poi il ministro sarà a Bari il 31 gennaio. «Comprendo le difficoltà che sta vivendo tutto il comparto dell’olivicoltura in Puglia» ha detto il ministro, assicurando che «stiamo facendo il possibile per risolvere le urgenze e pianificare interventi risolutivi». Anche la Regione si è subito resa disponibile ad un confronto con i Gilet Arancioni e oggi pomeriggio un gruppo di manifestanti ha incontrato il presidente, Michele Emiliano. Il governatore pugliese, sposando l’intera piattaforma di richieste degli agricoltori in protesta, chiede al Governo «un decreto legge immediato» che consenta un ristoro del settore olivicolo colpito un anno fa dalle gelate e propone l’istituzione di un tavolo di coordinamento presso la Presidenza della Regione già convocato per il 12 gennaio, lanciando un appello «a combattere uniti». Nel reportage, il racconto dei protagonisti

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