Mare d'inchiostro, il festival che dura tre anni

Tre anni per raccontare storie di mare. Fino al 2020 una grande rete blu in Puglia mette insieme istituzioni, scuole, associazioni, testimonial, scrittori e giornalisti: si sposterà da Gallipoli a Bari, da Taranto a Brindisi, da Lecce a Giovinazzo per decine di eventi. Un progetto nuovo in Puglia. Un format inedito selezionato e finanziato dalla Regione fra i 150 progetti culturali triennali. “Mare d’inchiostro” nasce da un’idea di due giornalisti e scrittori, accomunati dalla passione per il mare, Nicolò Carnimeo e Fabio Pozzo.

Il festival di Letteratura del Mare è realizzato dall’associazione “Vedetta del Mediterraneo” con il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo, Società, Ambiente e Culture” dell’Università degli Studi di Bari, l’Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” di Brindisi e numerosi partner del cluster marittimo.

Decine gli eventi territoriali in scuole, piazze e librerie con grandi ospiti nazionali e internazionali. Tre gli eventi regionali, uno per anno: a dicembre prossimo a Bari «Il mare e le donne»; nel 2019 a Taranto «Avventura e sfida»; nel 2020 a Brindisi «Il mare e l’avventura».

Protagonisti delle tappe nelle scuole – già iniziate a marzo scorso – saranno, tra gli altri, Giambattista Bello biologo ed esperto di cefalopoli, Roberto Ferrarese campione di vela,  Elena Sacco scrittrice, Maia Marinelli artista barese responsabile delle arti visive del festival, Rita Auriemma archeologa subacquea, Pasquale Salvemini del Wwf, Romano Sauro nipote di Nazario impegnato a viaggiare tra 100 porti, Vito Antonio Loprieno che racconta le nostre tradizioni legate al mare, due storici della marineria Pasquale Trizio e Vincenzo d’Acquaviva, Antonella Berlen artista e Tani Scanni medico che fotografa il mare.

Nel video le interviste ai due ideatori del festival, Carnimeo e Pozzo

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