"Radici", il festival che mette al centro le parole

Presentato questa mattina a Bari, nella sede della Presidenza della Regione Puglia, la prima edizione del Festival “Radici”, che si svolgerà a Lucera dal 3 al 5 agosto prossimi.

Radici è un Festival nato allo scopo di ridare importanza alle parole, per formare un nuovo senso di cittadinanza attiva e dare vita ad una coscienza civica basata sulla valorizzazione della cultura come dimensione collettiva, accessibile ed economica, attraverso lo studio e l’analisi di parole chiave che tracciano l’essere cittadini oggi.

“Radici”, oltre alle giornate del Festival, si sviluppa in più momenti: anteprime, incontri di approfondimento, laboratori di cittadinanza durante l’anno a Lucera, e altri (autoprodotti) a Torino. I lavori di quest’anno si sono concentrati sulle parole Frontiera e Popolo, al centro di documenti redatti dagli ospiti e dai cittadini che hanno partecipato ai laboratori.

«L’idea di “Radici” è mettere insieme il mondo della cultura e i cittadini, stimolarli a pensare il mondo e trovare percorsi sostenibili per vivere appieno la comunità», spiega Marco Esposito libraio di Kublai e direttore artistico del Festival “Radici”. «La cultura deve aiutare le persone a pensare il mondo e costruire dei percorsi di cambiamenti, – aggiunge Esposito – per questo “Radici” sarà un grande laboratorio diffuso, che vivrà tra Lucera e Torino, unendo idealmente un piccolo centro del Sud con una grande città del Nord per riscrivere un nuovo lessico della cittadinanza». E citando Alessandro Leogrande ha spiegato che «se non sai dire, non sai saper fare».

Antonio Tutolo, sindaco della Città di Lucera, portando ai presenti il saluto della Città «orgogliosa di essere protagonista di un progetto culturale così significativo», sostiene che «si tratta anche di un’occasione imperdibile per riflettere e ammirare le bellezze poco conosciute di una città aperta e accogliente».

«Sono convinta – ha dichiarato Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale della Regione Puglia – che con questo festival parte una stagione nuova di cultura a Lucera perché le parole sono potenti: possono rafforzare gli affetti e provocare disperazione, possono rafforzare la strategia politica o annullare i risultati attesi. Spesso le parole vengono stravolte e usate in senso spregiativo, come la parola “popolo”, parola bellissima e presente nell’art.1 della Costituzione. Si parla di “populismo” senza pensare a quello che c’è dietro la parola POPOLO. A proposito della parola FRONTIERA, invece, l’ossimoro nel mondo contemporaneo è parlare insieme di mondo globale e di frontiere e fili spinati.
Sulla cittadinanza attiva – ha continuato l’assessore – dobbiamo lavorare in modo infrastrutturale. E’ importantissimo ragionare sulle parole, per trovare le spiegazioni e darsi degli obiettivi. Anche la storia di Lucera e del suo patrimonio archeologico sono affidate alle parole e senza questa trasmissione si perderà. “Radici” è un festival coraggioso, di nuova concezione che vogliamo ospitare al Salone del Libro di Torino nella sezione curata dalla Regione Puglia per raccontare un’esperienza che è fatta di laboratori ed eventi».

Organizzato dall’associazione LAB – Laboratorio diffuso di cultura e cittadinanza, dalla Libreria Kublai e da Add Editore, in collaborazione con il Comune di Lucera ed il Dipartimento di economia dell’Università di Foggia, “Radici” è patrocinato dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Foggia e dal Touring Club Italiano.

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