Rischio trivelle nei mari di Puglia, l'ira di Michele Emiliano contro il Governo "vigliacco"

Michele Emiliano non le manda a dire e sfodera tutta la sua ira nei confronti del governo uscente, che ha bocciato il ricorso della Regione per impedire le prospezioni petrolifere nei mari di Puglia.

“Questa interessante considerazione del mare come una risorsa e quindi la dimensione istituzionale della conferenza stampa, si scontra contro la cecità di un governo, che per fortuna è ai suoi ultimi giorni, ma che ha fatto delle scelte scellerate in contrasto con questa visione che è dell’Unione Europea. Ricordatevi che la Regione Puglia quando protesta nei confronti del Governo italiano, non lo fa a titolo personale. In alcune materie lo facciamo partendo dal trattato di Parigi sul clima, in altre materie come questa partiamo dalla individuazione del mare come risorsa nella strategia europea, in particolare della Macro Regione adriatico-ionica. Voi immaginate che questa strategia ha importanza fondamentale perchè mira a portare dentro l’Unione Europea altri paesi tipo Albania e Montenegro e la regione guida di questo progetto, è la Puglia quindi noi parliamo sulla base di un titolo che è quello di responsabili di una delle macro strategie dell’ Unione Europea che è in contrasto con le stupidaggini compiute da un governo che per quattro soldi, perchè i permessi di ricerca costano poca roba, danno nessun risultato e nel caso in cui siano positivamente riscontrati cioè si dovesse trovare un giacimento, quel petrolio è pari pari al petrolio che si dovesse trovare in un altro posto perchè al di là di piccolissime royalty è un petrolio privato che viene in qualche modo assorbito. Quindi non è un petrolio pubblico come quello della Norvegia che viene gestito da una società di stato che poi lo vende e realizza totalmente il profitto di quel petrolio. E’ veramente un processo di una stupidità senza pari e che peraltro contraddice le scelte dei governi precedenti che si erano impegnati da questo punto di vista a comportarsi diversamente, e mi riferisco ai governi credo Berlusconi Monti addirittura. Quindi che governi di centrosinistra abbiano cambiato questi orientamenti, abbiano facilitato l’utilizzo dell’airgun per le ricerche e le prospezioni, questo termine che è la ricerca petrolifera, è un fatto fuori dall’immaginabile. Se qualcuno vuole fare ancora l’analisi del voto potrebbe partire dal referendum sulle trivelle, e rendersi conto di quanta gente vive sul mare, di quanta gente ha cultura del mare, di quanta gente ha capito perfettamente quanto era il disprezzo del governo nei confronti del mare e quindi per difendere il mare si va a votare.Devo dire che il referendum sulle trivelle è stato straordinario da questo punto di vista – ha precisato Emiliano .Qualcuno pensava d’averlo vinto in maniera ingenua non raggiungendo il quorum. Da oggi la Puglia (lo ha sempre fatto) comincia la battaglia del mare Adriatico, la battaglia del mare italiano, perchè l’airgun è un sistema che attraverso bombe di aria compressa registrando il ritorno di queste iniezioni di aria compressa, mira a stabilire dove è piuttosto probabile che si possa trovare un giacimento petrolifero. Voglio anche dirvi che questo governo è arrivato vigliaccamente, lo dico tecnicamente, vigliaccamente a impugnare persino la legge pugliese sulla Partecipazione nella parte in cui consentiva o favoriva il dibattito dei pugliesi sulle trivellazioni a terra e a mare per la ricerca e la produzione di idrocarburi, perchè ritiene che noi non dabbiamo neanche discutere di questo argomento e quindi la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha impugnato persino questa nostra decisione legislativa che non aveva nulla di male visto che le regioni hanno dei poteri concertativi residui in queste materie, che quindi devono essere esercitati secondo le nostre leggi sulla base di un processo partecipativo con il quale la regione ha diritto di sapere cosa i cittadini vogliono e che poi noi diciamo nelle sedi concertative. Noi apriremo con chiunque voglia, con qualunque forza politica (lo dico per difendere il mare della Puglia), con qualunque forza politica che si impegni a modificare queste norme e a vietare l’uso dell’ airgun. Vi dico solo questo per dirvi come era prima di questo governo il dibattito sull’ airgun, addirittura qualcuno aveva ritenuto di inserirlo, (l’uso dell’ airgun) nei cosiddetti ecoreati e adesso qualcuno lo ha fatto diventare il mezzo per il quale concedere questi permessi che fruttano allo stato poche decine di migliaia di euro per ciascun permesso. La Puglia sarà di nuovo in prima linea. Adesso mi vengano a dire che io questa cosa la faccio contro qualcuno in particolare, questo contro qualcuno, oggi non avrebbe senso”.

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