Sanità, nasce il secondo Policlinico di Puglia; accorpati il "Riuniti" di Foggia e il "Lastaria" di Lucera

Sono state presentate in conferenza stampa, alla presenza dell’assessore al bilancio della Regione Puglia Raffaele Piemontese, del direttore generale del “Riuniti di Foggia” Vitangelo Dattoli e del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, le attività del Policlinico Riuniti di Foggia, i risultati statistici del concorso regionale per 2.445 posti di operatori socio-sanitari (Oss), cui hanno fatto domanda 24.784 candidati, e l’accorpamento degli ospedali “Riuniti di Foggia” e “Lastaria” di Lucera che formeranno il “Policlinico Riuniti di Foggia”.

“Da assessore che ha gestito e gestisce le risorse ordinarie e dei fondi europei – ha dichiarato Piemontese – ho l’obbligo di parlare del grande sforzo di investimento che la Regione Puglia ha fatto e fa sul Policlinico Riuniti di Foggia.

Dai 7 milioni di euro l’anno con cui, dal bilancio autonomo regionale, finanziamo le scuole di specializzazione mediche che servono a trattenere e valorizzare i nostri giovani medici, i nostri talenti e le nostre competenze.

Ai grandi numeri che corrispondono ai grandi investimenti che rivoluzionano i servizi per la salute della città di Foggia, della Capitanata e del nord della Puglia con la trasformazione in Policlinico degli Ospedali Riuniti.

Numeri come i 1.000 posti auto che saranno organizzati nelle due grandi aree parcheggio protette, illuminate, coperte da una rete di videosorveglianza, con sistemi di pagamento automatizzati: non c’è bisogno di aggiungere cosa questa novità significa in termini di tranquillità e anche di affrancamento dal fenomeno del parcheggio selvaggio e abusivo che rende, spesso, difficile avvicinarsi agli Ospedali Riuniti di Foggia.

O come i 50 milioni di euro per realizzare la Torre dei Laboratori che prende il posto delle attuali palazzine degli ambulatori e degli laboratori che saranno abbattute: stiamo parlando dello spazio e dei servizi più frequentati degli Ospedali Riuniti, quelli dove, dalle primissime ore del mattino, si affollano tante persone che meritano servizi di maggiore qualità. Solo per quest’anno appena cominciato, il piano degli investimenti sul Policlinico Riuniti di Foggia prevede complessivamente 75 milioni di euro di nuove attrezzature e lavori: risorse dei Fondi europei di sviluppo regionale 2014-2020 e risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione.

Dentro questo enorme sforzo finanziario ci sono i 318 mila euro che serviranno a dotare di WiFi i reparti in modo da umanizzare le degenze senza spezzare le nostre abitudini legate al digitale. Ma soprattutto i circa 3 milioni e 900 mila euro con cui compriamo il CyberKnife, il sistema robotizzato di radiochirurgia per intervenire sui tumori di cui, al momento, sono dotati solo un centinaio di centri in tutta Europa”.

“Prefiguriamo oggi – ha aggiunto il direttore generale del Policlinico “Riuniti” Vitangelo Dattoli – alcuni scenari che saranno meglio discussi a breve, quali l’accorpamento con Lucera e la nuova denominazione Policlinico, elementi entrambi di grande complessità. In realtà la conferenza stampa di oggi gravita sulla riflessione dei dati statistici relativi al mega concorso per OSS che ha visto partecipare quasi 20mila candidati, su 24mila domande,. Un concorso gestito senza preselezione e che sarà utilizzato a livello regionale in maniera massiccia a cominciare dal mese di febbraio e poi probabilmente anche dalle altre regioni. Un altro elemento – ha concluso Dattoli – che sottolinea la complessità organizzativa di questa azienda”.

“Siamo a metà del cammino. Le questioni complicate non si risolvono da un giorno all’altro. Bisogna avere una visione e per farlo bisogna ascoltare bene, avere occhi e orecchie sui territori” ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

“È stato importante – ha proseguito Emiliano – dimostrare  di saper fare le cose per bene, come avvenuto per questo concorso da 24 mila iscritti. Non era semplice ma lo abbiamo fatto. Perché c’è bisogno di fare tante assunzioni adesso? Perché sono venti anni che non potevamo assumere a causa di qualcuno che le bloccò. Il risultati è che dal 2001 a oggi, il personale della regione Puglia che si occupa di sanità è inferiore di 15mila persone rispetto all’Emilia Romagna.

Il danno della legge del 2001 è incalcolabile perché ha abituato tutti ad arrangiarsi e avere mille sistemi per aggirare le norme.

Alcuni di questi escamotage hanno anche esposto le persone a rischi giudiziari.

Oggi abbiamo sbloccato questa situazione, non potevamo farlo prima perché serviva il Piano di riordino. Un Piano che non ha chiuso ospedali, ma li ha riclassificati, aumentandone i posti letto. Stiamo spendendo meglio i soldi, investendo sulla modernizzazione di tutta la struttura ospedaliera per acuti, costruendo cinque nuovi grandi ospedali e impegnando 400 milioni di euro sulla medicina del territorio. Da essere ultimi nei livelli essenziali di assistenza oggi siamo nella parte alta della classifica.

Solo grazie al nostro Piano di riordino il Ministero ci ha autorizzato a fare nuove assunzioni. Non c’è solo questo concorso: stiamo assumendo più di mille infermieri ottenendo dal Governo (e ringrazio per questo il ministro Speranza) di stabilizzare tutti i precari che avevamo in corsia.

Stiamo coprendo tutti i posti da primario compatibilmente col numero di medici che le università ci devono dare.

Noi cerchiamo medici bravi e non è facile trovarli: siamo qui per tutelare al meglio la salute delle persone e dare una visione alle città. Ci stiamo riuscendo? Io penso di sì.

Qui stiamo partendo da un piccolo elemento come può essere un concorso, per parlare della vita delle persone. Quando una cosa è giusta le battaglie si fanno insieme, grazie anche all’energia di una nuova generazione”

 

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