Sanità Puglia, le famiglie pugliesi dei disabili protestano davanti al Consiglio regionale

“La Regione Puglia non ci vede, non ci ascolta e non ci parla. Se convertito in legge il provvedimento in discussione sulla riorganizzazione delle strutture socio-sanitarie pugliesi ridurrebbe drammaticamente il livello di assistenza, cura e terapie riabilitative ai disabili pugliesi gravi e gravissimi, mettendo a repentaglio la loro salute e la sicurezza di chi li assiste, con l’illusoria speranza di ridurne i costi ma producendone, al contrario, un innalzamento».«I livelli assistenziali per i disabili gravi e gravissimi – ha ricordato il coordinatore del comitato delle famiglie pugliesi dei disabili gravi e gravissimi, dei malati psichiatrici e degli operatori, Leonardo Manzari – non possono essere ridotti né dislocati in strutture diverse da quelle attuali, senza condannarli a repentine degenerazioni delle patologie, fenomeni depressivi ed autolesionistici, rischi per l’incolumità degli altri pazienti e degli operatori addetti alla loro assistenza e riabilitazione. L’obiettivo di riduzione della spesa per questi trattamenti verrebbe peraltro completamente disatteso, a causa dei conseguenti e frequenti ricoveri d’urgenza in strutture ospedaliere, il cui costo per la sanità regionale sarebbe molto più elevato».

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