Bari e Matera: E' rivoluzione digitale. Arriva 5G la connessione ultra veloce e intelligente.

“Bari e Matera hanno alcune caratteristiche tecniche sia per la disponibilità della rete in fibra che è il presupposto fondamentale per il 5G, sia per le frequenze libere da interferenze. Poi hanno alcune caratteristiche che riguardano le loro potenzialità: Bari ha una presenza forte in senso commerciale ma capace di unire una vocazione turistica di valorizzazione del proprio patrimonio culturale, la vera capitale di un mezzogiorno capace di essere protagonista. Matera è legata a una dimensione culturale che l’italia proietta come una carta da visita all’estero. Insieme nelle due città è stato combinato un progetto di sviluppo dei servizi in 5G che riguarda esattamente tutte queste loro vocazioni e che soprattutto coinvolgerà le Università del territorio, le aziende del territorio, le istituzioni del territorio. Vorrei dire ai tanti ragazzi che cercano la loro strada nell’innovazione di riflettere prima di scegliere altre capitali come Londra Berlino o altre capitali europee. Forse oggi nel vostro Paese c’è la condizione per realizzare il sogno che avete dentro.” Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle comunicazioni, Antonello Giacomelli alla presentazione del progetto ‘Bari-Matera 5G’. La sperimentazione, a cura di Tim, Fastweb e Huawei, punta a costituire una piattaforma digitale aperta per lo sviluppo di servizi e applicazioni supportate dalla rete 5G che consentirà una capacità trasmissiva 10 volte superiore a quella del 4G. Nel progetto sono coinvolti 52 partner tra cui 7 centri universitari e di ricerca, 34 grandi imprese e 11 pubbliche amministrazioni. 5 G o internet delle cose è una infrastruttura intelligente formata dall’intreccio dell’internet della comunicazione, dell’energia e della logistica che consentirà alle cose di interagire con le persone. La nuova tecnologia permetterà a Bari di essere uno dei primi porti 4.0 in Italia, mentre a Matera – capitale europea della cultura per il 2019 – le applicazioni iniziali saranno legate alla ricostruzione 3D di siti archeologici e musei.

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