Bari, Giornata europea per la Salute del Seno: convegno sullo "screening mammografico"

Gli ultimi dati dello screening mammografico regionale mostrano segnali incoraggianti di ripresa ma per risalire la classifica delle Regioni in linea con gli standard previsti occorre un salto di qualità. È quanto è emerso oggi al convegno “Tumore al seno – Facciamo luce sullo screening in Puglia” organizzato da Europa Donna Italia in collaborazione con il Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia in occasione della Giornata europea per la Salute del Seno.Lo screening mammografico in Puglia ha bisogno di un nuovo impulso – ha dichiarato Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia ­– e i provvedimenti, pur appropriati, emanati dalla Regione negli ultimi mesi devono essere integrati con un’assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti: dopo l’incontro di oggi ci auguriamo che tutti gli specialisti (non solo radiologi), i medici di medicina generale e le associazioni di volontariato si sentano chiamati in causa per indirizzare le donne allo screening mammografico. E che la Regione dal canto suo attui al più presto un sistema di coordinamento e monitoraggio che assicuri allo screening omogeneità ed efficienza in tutte le provincie Pugliesi.” “Il nostro sistema sanitario ha vissuto momenti di sofferenza – ha dichiarato il presidente del Consiglio Regionale Mario Loizzo in apertura dei lavori – stiamo venendo fuori dal piano di rientro e ancora non siamo allo stesso livello in maniera omogenea in tutta la complessa realtà socio-sanitaria. Tuttavia la sanità pugliese vanta anche professionalità straordinarie, contesti che ci rendono all’avanguardia in Italia e che mi fanno dire siamo sulla strada giusta.” Le criticità permangono a macchia di leopardo – soprattutto nelle provincie di Barletta-Andri-Trani, Bari e Foggia – a livello sia di estensione (numero di donne che ricevono l’invito allo screening) sia di adesione.Sono ancora troppe le donne Pugliesi che scelgono volontariamente di non partecipare allo screening e di affidarsi a centri diagnostici esterni” – commenta Rosanna D’Antona – e questo è un preoccupante segnale di disinformazione che rischia di vanificare tutti gli sforzi organizzativi. Europa Donna Italia, insieme alle Associazioni del territorio, è pronta ad affiancare la Regione nell’implementazione di una campagna di informazione mirata e capillare per diffondere la cultura dello screening a tutta la popolazione femminile della Puglia.

“Il mese di ottobre è dedicato alla prevenzione del tumore al seno: oggi una diagnosi precoce si traduce in una quasi certezza di guarigione per la donna.Ha dichiarato il consigliere regionale Manca, che ha organizzato insieme a Europa Donna Italia il convegno. Parliamo di percentuali che possono toccare anche il 98%, per questo fare prevenzione è “vitale”! Oggi la Puglia è fanalino di coda (quint’ultimo posto della classifica nazionale) per mammografia preventiva. Ma i dati dello screening primario non sono più confortanti: di circa 300mila donne pugliesi (fra i 50 e 69 anni) invitate a farlo, nel 2017, con lettera della propria Asl, hanno risposto mediamente 1 su tre. Stiamo parlando di visite gratuite, già prenotate per data e ora: le donne devono solo aderire nell’interesse della propria salute, è il sintomo che qualcosa non funziona. A tal proposito sono stati segnalati due “disagi” organizzativi: non è facile per le Asl reperire gli indirizzi dove far arrivare la lettera/invito, ma anche un linguaggio troppo burocratico e poco convincente. Per risolvere il primo problema la proposta è quella di richiedere la collaborazione dei medici di base nei quali data-base vi sono tutte le informazioni necessarie, per il secondo basterebbe un invito allo screening che ponga in evidenza l’importanza della prevenzione” ha concluso Luigi Manca.

CONTINUA