Ecco #pugliapartecipa, il bando che coinvolge i cittadini pugliesi nei processi partecipativi

E’ stato presentato ai comuni pugliesi, dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e da Titti De Simone, Consigliera per l’attuazione del programma di governo regionale, dal Presidente Anci Puglia Domenico Vitto e da Gianluca Vurchio, coordinatore Anci Giovani Puglia, il bando di selezione delle proposte di processi partecipativi che fanno capo alla legge regionale sulla partecipazione e che vede coinvolti cittadini, istituzioni, scuole, università,imprese e associazioni. L’avviso mira alla selezione di progetti e alla promozione di interventi e attività nell’interesse della comunità locali pugliesi. “Con questo bando – ha spiegato Titti De Simone – parte concretamente la legge regionale sulla partecipazione fortemente voluta dal presidente Emiliano e uno dei punti pilastro del programma di governo di questa legislatura. Questo bando è utile a integrare il programma annuale della partecipazione previsto dalla legge regionale. È un bando a disposizione di Comuni, associazioni, terzo settore, comitati di cittadini, scuole, università per poter presentare delle proposte di processi partecipativi su vari temi che afferiscono alle competenze della Regione, quindi delle politiche regionali che possono essere leggi, regolamenti, atti di programmazione, di progettazione anche degli Enti locali. Faccio un esempio: i Comuni che hanno la necessità di consultare i cittadini su propri regolamenti, su progetti di programmazione, sul riassetto del territorio, sui piani urbanistici, sul riutilizzo di spazi possono utilizzare questa opportunità di questo bando per presentare una proposta di processo partecipativo. Si partecipa dopo aver attentamente letto il bando di avviso pubblico che va compilato nelle sue parti. C’è una prima scadenza per presentare le proposte che è quella del 31 gennaio; poi ci sarà una seconda finestra che è quella del 31 maggio. Quindi, diciamo che nell’arco del 2019 ci sarà una finestra a fine gennaio e una a fine maggio per poter presentare queste proposte Sono 350mila euro stanziati per la prima finestra quella del 31 gennaio e chiaramente altrettanti per quella del 31 maggio. Abbiamo tantissime iniziative già programmate nel senso che molti Comuni ci hanno già chiesto di organizzare degli incontri come il Comune di Brindisi, Bari, Lecce, la provincia di Lecce, l’università di Bari stiamo già calendarizzando un insieme di incontri con l’ufficio Partecipazione della Regione Puglia per poter presentare il bando, spiegarlo nei dettagli e consentire anche di avere tutti quegli elementi utili alla compilazione delle proposte”. “Abbiamo appreso – ha detto il presidente Anci Domenico Vitto – questa notizia della Regione Puglia con molto entusiasmo perché in questo momento è giusto far partecipare i cittadini, far capire come intendono far sviluppare i propri territori su tutte le tematiche. La dotazione finanziaria è fondamentale perché con i vari problemi di cassa che tutti i Comuni hanno è un toccasana”. Emiliano rispondendo ai giornalisti ha poi aggiunto che “se sulla questione Tap, sulla questione trivelle, sulla questione scelte tecnologiche fosse stata applicata la norma sulla partecipazione, ne avremmo viste delle belle. La cosa più divertente però è che il governo nazionale ha impugnato proprio la norma delle legge pugliese sulla partecipazione che consentiva la discussione sulle grandi infrastrutture energetiche, in particolare in particolare sui gasdotti. Ma la cosa ancora più divertente è che quando abbiamo scritto all’attuale presidente del Consiglio Conte, esponente del partito della partecipazione, per chiedere di ritirare l’impugnativa, ha purtroppo fatto orecchie da mercante un po’ come è avvenuto per Tap, un po’ come è avvenuto per Ilva . Quindi l’impugnativa non è stata revocata e adesso attendiamo la decisione da parte della Corte Costituzionale che è pure chiamata a risolvere un quesito davvero singolare cioè: può una comunità almeno discutere, se non prendere una decisione, sull’allocazione di una infrastruttura energetica? Io penso che la Costituzione già risolve il problema nel senso che la legge si limita a dire che, non potendo evidentemente le Regioni interferire sulle decisioni del governo chiunque può discuterne almeno. Quindi noi ci auguriamo che la Corte Costituzionale respinga questa impugnativa che peraltro riguarda un articolo identico a quello della legge toscana che non è mai stato impugnato. La Puglia da tutti i governi ha un trattamento sempre speciale. Questo ci fa onore perché evidentemente, strutturalmente al di là della nostra militanza partitica – che per l’Anci non conta – abbiamo tutti la schiena dritta. Qui ci sono tutti sindaci ed esponenti politici e amministratori che prima hanno una relazione coi cittadini e col territorio e poi con le forze politiche di cui sono espressione”.

CONTINUA