Enel apre alle Start Up e PMI nel campo delle rinnovabili.

Accedere ai laboratori, al network internazionale e agli altri innovation hub di Enel presenti in tutto il mondo. Questi saranno i vantaggi per le start up e le piccole e medie imprese che saranno selezionate da Enel nella prima call della Open Innovation lab nel campo delle energie rinnovabili, presentata questa mattina nella Camera di Commercio di Bari. In pratica, Enel sta selezionando start up e piccole e medie imprese che vogliono entrare nel sistema del gruppo, soprattutto in quella che è la capacità dell’Enel di inserirli nella propria rete commerciale. La proposta di valore di Enel è di selezionarli come fornitori. Le imprese selezionate diventeranno un componente dell’offerta del gruppo a livello internazionale e avranno la possibilità di insediarsi nell’hub di accelerazione a Catania, un grande laboratorio in cui sono presenti diverse tecnologie per la validazione delle soluzioni innovative e per lo sviluppo in cooperazione con altre imprese e con i tecnici dell’Enel. Questo rappresenta un valore aggiunto, perché si ottiene un livello di maturità tecnologico avanzato e si è pronti ad andare sul mercato non solo interno, limitato quindi agli impianti del gruppo, ma si avrà la possibilità di sviluppare la propria rete di clienti e si entrerà in contatto con investitori vicini al mondo Enel interessati ad investire su imprese validate dal gruppo. “Quello che start up e PMI sviluppano con noi a livello industriale – ha detto Fabrizio Bizzarri Enel Green Power divisione innovazione – può essere preso da Enel all’interno, venduto sul mercato e raccogliere fondi sul mercato”. “Enel da qualche anno – ha detto Fabio Tentori Head of Enel Innovation Hubs di Enel – ha iniziato questa strategia di Open Innovation perché – ha spiegato – in un mondo dell’energia che sta cambiando, abbiamo la volontà di trovare soluzioni necessarie per cambiare il mondo dell’energia. Lo vogliamo fare – ha sottolineato – aprendoci al mondo esterno. Quello che vogliamo fare noi – ha ribadito – è aprire l’Enel all’innovazione insieme a start up, a piccole e medie imprese, insieme ad altre aziende e università. Questo – ha concluso – è quello che chiamiamo Open Innovation e vogliamo cercare di capire se anche su queste tecnologie ci sono delle opportunità di collaborazione”. Requisito essenziale per poter essere selezionate è lavorare in campo energetico.”Queste società – ha spiegato Bizzarri – devono avere dei progetti, uno stadio di sviluppo già provato in qualche modo. Verranno poi accelerate da noi – ha concluso – utilizzando e valorizzando i laboratori, per provare in campo a livello industriale quello che loro ci propongono in termini di tecnologia”. “Il primo obiettivo – ha detto Fabio Maria Montagnino direttore Consorzio Arca – è quello di selezionare dei fornitori di tecnologie innovative del futuro. Noi, come consorzio Arca (associati a Enel) che opera sul territorio siciliano dove l’hub di innovazione prenderà forma – ha spiegato – accompagneremo le aziende in un percorso di crescita dal punto di vista della costruzione della propria catena di fornitura, che è uno dei problemi principali che queste aziende hanno nella loro fase di start up, di ricerca di fonti di finanziamento per riuscire a fare gli investimenti per far maturare le tecnologie dalla condizione attuale fino alla maturità piena che consente un utilizzo pienamente industriale e supporteremo – ha aggiunto – gli imprenditori nel far maturare il team anche potenziando le relazioni internazionali”. Quanto alle possibilità delle aziende pugliesi, Montagnino ha spiegato che: “La Puglia è la regione italiana di riferimento per le energie rinnovabili insieme alla Sicilia. La Puglia – ha detto – ha un importantissimo polo elettronico, meccanico ed energetico. Ci aspettiamo – ha concluso – che ci siano intelligenze e capacità imprenditoriali da valorizzare in questo percorso”.

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