Il Porto di Bari si "apre" alla città

Si è svolto a Bari il Port Day. Il Grande Porto del capoluogo pugliese ha ospitato i suoi cittadini e numerosi turisti raccontando la sua storia e le sue potenzialità. Una giornata di festa dedicata al mare e istituita dalla commissione europea nel 2008 e che viene celebrata in tutta Europa con “l’intento di promuovere il settore marittimo, rendere il porto fruibile e incoraggiare la conoscenza dell’economia del mare” come ha sottolineato il presidente dell’Autorità portuale Ugo Patroni Griffi. Una visita guidata dell’Associazione nazionale marinai d’Italia, ha mostrato ai visitatori le infrastrutture storiche dello scalo marittimo barese, partendo dal grande progetto borbonico che fu quello di dotare anche le coste di levante del regno, di un sistema portuale, fino alla posa della prima pietra del porto. E poi una mostra fotografica dedicata all’evento più tragico della storia di Bari. La mattina del 2 dicembre 1943 Werner Hahn, pilota di un ricognitore tedesco, comunicò alla sua base che il porto di Bari era gremito di navi. Allo Stato Maggiore della Luftwaffe in Italia non aspettavano altro. La stessa sera 105 bombardieri tedeschi colsero di sorpresa le difese alleate: 17 navi furono distrutte.Una delle navi, la John Harvey, era carica di Iprite, un gas vescicante che causò la morte di migliaia di persone.Lo scopo dell’attacco aereo fu quello di rendere inagibile il porto, nel quale affluiva la maggior parte dei rifornimenti per le truppe alleate nell’Italia meridionale.Quello del 2 dicembre 1943 fu il più grande disastro chimico mai avvenuto in Europa. Ad allietare la passeggiata turistica, il concerto della Big Band del Conservatorio di musica Niccolo Piccinni.

Servizio di Lory De Marzo

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