"La Pesca sostenibile nelle aree protette", le buone pratiche per tutelare le risorse del mare

“Si ottiene dal mare quello che ci offre, non quello che vogliamo.Le nostre reti, nasse o coffe sono una domanda al mare. La risposta non dipende da noi, dai pescatori. Chi o cosa va sotto a prendersi quella risposta, fa il prepotente con il mare. A noi spetta solo la superficie. Quello che ci sta sotto è roba sua, vita sua” Sono le parole contenute in un libro di un noto scrittore italiano, che rendono perfettamente l’idea di come il mare dovrebbe essere considerato dall’uomo, che invece, a causa di comportamenti sempre piu sconsiderati, soprattutto negli ultimi decenni, deturpa l’ecosistema marino, la sua la biodiversità. Interessanti spunti di riflessione e di confronto su un tema di così grande importanza, si sono tenuti in un  seminario a Porto Cesareo tra Federparchi, Coordinamento Pesca dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e GAL Terra d’Arneo. Un confronto tra pescatori e responsabili delle Aree Marine Protette, per fare il punto sulle buone pratiche messe in campo in questi anni e su come dare più impulso ad un processo di salvaguardia e valorizzazione delle risorse del mare e di una semplice gestione rispettosa delle sue coste. Le aree marine protette hanno sempre garantito sul territorio nazionale, il mantenimento dei principi di conservazione per le quali erano state individuate, per questo potrebbero essere la scelta strategica migliore per preservare la più grande risorsa di vita del nostro pianeta.

Lory De Marzo

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