Ospedale Covid in Fiera del Levante: per F.lli d'Italia, 17 milioni di euro sprecati

La delegazione di F.lli d’Italia, gli onorevoli Marcello Gemmato (responsabile nazionale Dipartimento Sanità e coordinatore pugliese di Fratelli d’Italia) Raffaele Fitto (co-presidente del gruppo europero ECR F.lli d’Italia) e i sei consiglieri regionali pugliesi, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini, Francesco Ventola e Ignazio Zullo, hanno effettuato un sopralluogo all’interno dell’ospedale Covid realizzato nell’ ex padiglione dell’ Agricoltura nella Fiera del Levante di Bari.

Fitto: “E’ sconcertante, si spendono 17 milioni di euro e 111 mila di fitto al mese , per una struttura ospedaliera che non sappiamo quanto durerà e dalla quale tiriamo fuori 14 posti letto di rianimazione. Sarebbe bastato distribuirne due, in aggiunta ad ogni singolo reparto di rianimazione attualmente in funzione per la Covid in tutte le province, e avremmo evitato il problema del personale che è carente perchè mancano i rianimatori”

Marcello Gemmato: ” Che fine farà la campionaria della Fiera del Levante? Come si può pensare di organizzare qui a settembre la campionaria della Fiera del Levante? È inimmaginabile vedere qui famiglie e bambini con accanto un ospedale Covid. Nelle linee guida del ministero non sono previste strutture lontane da quelle esistenti. E poi, essendo una struttura mobile, abbiamo sprecato 17 milioni di euro di denaro pubblico, di cui 111 mila di fitto per una struttura che nasce e poi muore quando invece si poteva investire nelle strutture già esistenti come il Fallacara di Triggiano, il Sarcone di Terlizzi e tante altre strutture che Emiliano non ha riconvertito, ha chiuso”

Ignazio Zullo: ” Questo è l’esempio, insieme alla zona arancione, di come sia sbagliato l’approccio di contrasto alla diffusione del virus. Si realizzano ospedali impegnando ingenti risorse per soli 14 posti letto di rianimazione quando invece il contrasto alla diffusione del virus si fa sul territorio aumentando le procedure di prevenzione, potenziando assistenza distrettuale, e territtoriale…”

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