Palagiustizia, Decaro insiste: "Serve lo stato d'emergenza". Laforgia attacca la politica

Le udienze nelle tende hanno fatto riesplodere, anche a livello mediatico, l’annoso problema dell’edilizia giudiziaria a Bari. Per affrontare al meglio il problema servono misure d’emergenza a livello nazionale. Lo ha detto ieri nel capoluogo pugliese il vicepresidente del CSM Giovanni Legnini, lo ha ribadito oggi il sindaco Antonio Decaro, intervistato da MediaReport.TV a margine di un evento nella sede della Città Metropolitana: “Ho paura che dall’indagine di mercato non si trovi un edificio idoneo. La situazione non sarebbe più gestibile quindi ho chiesto che si dichiari uno stato d’emergenza”.

Tra caldo e zanzare le udienze nelle tende almeno per ora proseguono. Basterebbe una pioggia per rendere l’area del tutto impraticabile. Per questo oggi c’è stato un sopralluogo del genio militare: nei prossimi giorni, in vista del maltempo, dovrebbe essere montata almeno una diversa pavimentazione.

Oggi è stata anche la giornata dell’Assemblea straordinaria indetta, nell’AncheCinema Royal, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari e dalla Camera penale di Bari per discutere della situazione.

L’intervento più lungo ed articolato è stato quello dell’avvocato Michele Laforgia, che, tra l’altro, non ha usato mezzi termini per attaccare la politica. “Per fortuna sono state messe le tende perché hanno consentito di accendere un riflettore su questa situazione che noi abbiamo patito per lustri. E’ un gigantesco problema della politica con cui noi se vogliamo risolvere il problema ci dobbiamo misurare, perché la politica non ama la giustizia penale, ama la giustizia penale nei sottoscala” ha detto il penalista – come si può ascoltare nel servizio video – ed ha poi criticato gli esponenti politici locali che ieri sono “corsi a fare selfie e dirette Facebook dalla tendopoli”.

Servizio di Maurizio Spaccavento

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