Aiutare e garantire un accesso al mondo del lavoro alle donne in stato di detenzione nelle carceri pugliesi. E’ questo il senso dell’iniziativa “La rinascita, le imprese non dimenticano il sociale” promossa dalla Commissione Pari opportunità della Regione Puglia, presieduta dall’imprenditrice Patrizia del Giudice che ha voluto presentare il protocollo di intesa sottoscritto con il provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria con un
workshop tenutosi nella sala del consiglio regionale della Puglia.
Alla iniziativa non ha voluto far mancare la sua presenza il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo che ha sottolineato l’importanza del protocollo in linea con l’indirizzo dell’assemblea regionale che ha rinnovato da poco il garante dei diritti dei detenuti, il garante dei diritti dei minori e che sta per istituire quello per i diritti dei diversamente abili.
Ad accogliere con grande favore l’iniziativa volta a dare un futuro di integrazione e di restituzione di dignità a chi se ha sbagliato una volta non è detto che debba pagare per tutta la vita, è stato l’assessore alla formazione Sebastiano Leo. “L’inclusione sociale –
ha sottolineato Leo – si realizza principalmente attraverso il lavoro. L’unica alternativa è l’alta formazione. Per questo occorrono competenze. Stiamo cercando di portare nei penitenziari le competenze necessarie ai detenuti per entrare nel mondo del lavoro”. Non ha voluto far mancare la sua convinta adesione all’iniziativa il presidente di Confindustria Bari e Bat Domenico De Bartolomeo che ha precisato come le aziende che vogliono stare al passo coi tempi e con le tecnologie non possono più prescindere dalla responsabilità sociale di impresa. Ha chiuso il workshop prima di dare la parola alle cooperative e alle imprese che con
i detenuti hanno già avviato un percorso di inclusione sociale, Carmelo Cantone, direttore generale del provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria.
